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Aristotele- poetica e logica

 La poetica La poetica era l'arte di imitare la realtà attraverso la parola, ovvero di creare opere letterarie che rappresentassero la realtà in modo verosimile. La poetica era divisa in tre generi principali: l'epica: narrava le gesta di eroi leggendari la tragedia: genere che rappresentava le vicende dei personaggi nobili che cadevano in disgrazia  la commedia: genere che rappresentava le vicende di personaggi comici Per Aristotele, la poetica aveva lo scopo di suscitare emozioni e sentimenti nel pubblico, come la paura, la compassione, la gioia o il disgusto. In questo modo, la poetica poteva educare il pubblico, insegnandogli a distinguere il bene dal male e a coltivare le virtù.  La logica La logica era lo strumento per raggiungere la verità attraverso il ragionamento e l'argomentazione. Il filosofo credeva che la logica fosse la scienza del pensiero, ovvero lo studio delle leggi che regolano il pensiero razionale. Egli sviluppò una serie di strumenti logici, come sill

Aristotele- L'etica e la politica

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 L'etica aristotelica si basava sulla virtù e sull'idea che le azioni giuste sbagliate dipendessero dalle virtù di un individuo. Aristotele credeva che la virtù fosse una disposizione abituale di fare il bene, e che l'obiettivo della vita forse di sviluppare queste virtù e di vivere secondo di esse. Inoltre, credeva che le virtù fossero il risultato di un'educazione morale e che si potessero sviluppare attraverso l'imitazione di modelli virtuosi. Infine, credeva che l'etica dovesse essere basata sulla ragione e sulla prudenza, e che le azioni giuste e sbagliate dovessero essere valutate in base alle circostanze specifiche. Ricerca del "giusto mezzo" Aristotele credeva che la virtù consistesse nella ricerca del “giusto mezzo” tra due estremi. Ad esempio, e il coraggio era il giusto mezzo tra la viltà e l’audacia e la generosità era il giusto mezzo tra l'avarizia e la prodigalità. Il giusto mezzo non era un punto fisso, ma variava a seconda delle cir

Aristotele- La fisica, Dio e l'anima

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 Per Aristotele, la fisica era una scienza teoretica che si occupava dello studio della natura e del mondo fisico. Aristotele sosteneva che la fisica doveva basarsi sull'osservazione dei fenomeni naturali e sulla deduzione logica, anziché sulla speculazione filosofica. In questo modo, Aristotele cercava di comprendere le leggi che governano il mondo fisico, studiando le proprietà e i movimenti dei corpi celesti, dei materiali e degli organismi viventi. La fisica aristotelica si basava sulla distinzione tra la materia e la forma, e sull'idea che ogni corpo fisico avesse una causa finale, ovvero un fine per cui esiste. In questo modo, Aristotele cercava di comprendere la natura del mondo fisico attraverso l'analisi delle sue proprietà e dei suoi principi fondamentali. Secondo Aristotele, ogni cosa ha quattro cause: la causa materiale, ovvero la materia di cui è fatta una cosa causa formale, ovvero la forma che la cosa assume la causa efficiente, ovvero la gente che ha prodott

Aristotele- la metafisica

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  Aristotele critico la teoria delle idee di Platone, sostenendo che le idee non esistono come entità separate dal mondo reale, ma sono piuttosto parti integranti del mondo stesso. In altre parole, Aristotele sosteneva che le idee non esistono indipendentemente dalle cose, ma sono piuttosto l'essenza delle cose stesse. Ad esempio, la “bellezza” Ehi non esiste come entità separata dal mondo reale, ma è piuttosto un'essenza che si trova in tutte le cose che sono belle. In questo modo, Aristotele cercò di superare la dualità tra il mondo delle idee e il mondo reale, sostenendo che le idee sono parte integrante del mondo reale stesso.  La domanda che Aristotele si pone sull'essere è “che cosa significa “essere”?” Aristotele credeva che l'essere fosse la caratteristica fondamentale di tutte le cose, e che la conoscenza dell’essere fosse essenziale per la comprensione del mondo. In particolare, Aristotele cercò di capire la natura dell'essere e la sua relazione con le cos

Aristotele- il progetto filosofico

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 Aristotele ha articolato il sapere in tre aree principali:  scienze teoretiche/ conoscitive: si concentrano sulla conoscenza per la conoscenza stessa (filosofia, matematica) scienze pratiche: si concentrano sulla conoscenza dell'azione (etica, politica) scienze produttive: si concentrano sulla conoscenza per la creazione (arte, tecnologia)  Questa articolazione del sapere ha influenzato la filosofia occidentale per molti secoli.  Scienze teoriche : Le scienze teoriche di Aristotele si concentravano sulla conoscenza per la conoscenza stessa. Erano tre le scienze teoretiche principali: la filosofia prima o metafisica, la filosofia prima o metafisica si occupava dell'essere in quanto essere, cercando di capire la natura dell'universo dell'essenza delle cose e della causa del loro movimento. La fisica si occupava dello studio della natura e dei fenomeni naturali, cercando di capire le leggi che governano l'universo. La matematica si occupava dello studio delle quantità

Platone- La visione politica e il problema educativo

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La Repubblica Secondo Platone, lo Stato è lo specchio dell'uomo e della sua anima. Sostiene che non c'è alcuna scissione tra vita privata e vita sociale, tra etica e politica, poiché non è possibile immaginare l'uomo come un individuo slegato dalla comunità di appartenenza, ed è per questo che le quattro virtù fondamentali dell'individuo sono anche attribuite alle diverse classi sociali che compongono lo Stato.  In uno dei dialoghi più belli e importanti di Platone, la Repubblica , a giustizia riveste un ruolo particolarmente importante. Riconduce la propria immagine sulle virtù fondamentali dei cittadini nell'ambito dello stato. Platone, infatti, è convinto che l'uomo si realizzi pienamente soltanto come cittadino. L'uomo giusto, non è propriamente tale se non in relazione agli altri uomini costituendo una città ben governata.  L'obbiettivo dell'opera è quello di elaborare un modello di Stato perfetto, che può servire come punto di riferimento per

Platone- La dottrina dell'etica: l'anima, l'amore e la virtù

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 L'anima e la sua natura Per Socrate l'anima si identificava con la vita interiore . Per Platone, invece, l'anima è un vero e proprio principio spirituale, una sostanza semplice e incorporea.  L'anima per Platone è connessa strutturalmente all'idea di vita, ma nonostante ciò, non può accogliere la morte che rappresenta il suo contrario ed è immortale, incorruttibile ed eterna.  Il destino ultraterreno dell'anima L'anima che nella vita terrena, si sia macchiata di impurità o di qualche colpa, andrà vagando, da sola, travagliata e in uno stato di totale incertezza, fino a che non sia passato il tempo stabilito dalla legge della necessità, quando verrà portata nella prigione che le tocca.  L'anima temperata e saggia, invece, che ha vissuto la vita nella purezza e nella misura, sarà accolta nel luogo che le si addice, ossia nella parte più alta, più bella e pura del cielo.  Ciascuno è dunque responsabile della propria sorte. In questa prospettiva la filosofi