Parmenide e il pensiero dell'essere
Il poema di Parmenide
Parmenide= filosofo dell'unità e della stabilità.
Scrisse un poema in versi intitolato "Sulla natura".
Il fatto che l'opera sia scritta in esametri non deve
stupire in quanto nella Grecia antica, almeno fino a Platone, la distinzione
tra prosa filosofica e poesia non era così marcata. I primi filosofi infatti
trovarono proprio nei grandi miti elaborati dai poeti un immenso repertorio di
immagini e di idee che si riprendevano adattandole ai nuovi scopi della
riflessione razionale. Nel proemio Parmenide immagina di essere trasportato da
un carro trainato dalle Muse alle porte del sole e di ricevere da una dea alla
rivelazione sulla verità che dovrà comunicare al mondo. Il messaggio e le
movenze argomentative del suo discorso sono decisamente filosofiche e razionali.
Il messaggio di Parmenide: L'essere è, e non può non essere,
mentre il non essere non è, e non può essere.
Il che significa che soltanto
l'essere esiste e che il non essere non esiste e non può neanche essere pensato.
Per Parmenide il termine essere viene inteso come ciò che è comune a tutti gli
enti e che esiste nella pienezza assoluta e perfetta, eterna e immobile; se una
cosa esiste, secondo il suo modo di pensare non nasce, non si muove e non
cambia.
La deduzione logica degli attributi dell'essere
Parmenide parte dal presupposto che il mondo non possa
derivare dal nulla perché se esso derivasse dal nulla, sarebbe la fine della
realtà e del pensiero. La filosofia ha il compito di dare senso alle
cose dunque deve escludere il nulla come la sua minaccia più grave. Parmenide
si pone il problema di definire i caratteri essenziali dell'essere in modo tale
che non siano in contraddizione con l'affermazione centrale dell'essere come
unica realtà esistente è pensabile.
Le definizioni a cui il filosofo arriva per via deduttiva
sono le seguenti:
- l'essere è ingenerato e imperituro: Se nascesse, dovrebbe derivare da ciò che non è; ma niente può derivare da ciò che non esiste dunque l'essere non può nascere
- l'essere è immutabile: Ogni movimento implica una contaminazione tra uno stato A e uno stato B dei corpi, in cui B deve essere concepito come differente da A. Ma se A è “essere”, B dovrà non essere.
- l'essere è finito: Secondo la mentalità greca, la perfezione non è data dall'infinita (=ciò che non è completo) ma dalla finitezza (=completezza, perfezione). Parmenide, quindi, dice che l'essere è una sfera perfettamente omogenea e da ogni parte identica a se stessa (verità che in pochi condividevano con lui)
- principio d'identità: A=A: l'essere è identico a se stesso
- principio di non contraddizione: l'essere è, dunque non può non essere
- principio del terzo escluso: ogni cosa o è, o non è
Commenti
Posta un commento