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Visualizzazione dei post da ottobre, 2022

Zenone e i paradossi logici

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Zenone cercò di dimostrare con sottili argomenti logici che chiunque si fosse discostato dall'insegnamento del maestro, sarebbe caduto in una serie di insanabili contraddizioni logiche.  Parmenide sosteneva due tesi:  l'essere è uno l'essere è immutabile Zanone affermava: la pluralità dell'essere e delle cose (i pitagorici) il movimento (Eraclito e gli eraclitei) Il metodo di cui Zenone si serve consiste nell'ammettere in via di ipotesi la tesi dell'avversario, al fine di mostrarne tutte le conseguenze.    La confutazione delle tesi sul movimento argomenti zenoniani= "paradossi". Uno dei più celebri: "Achille dal piede veloce" : Achille, che è impegnato in una competizione con una tartaruga, non raggiungerà mai il lento animale, dato che la tartaruga avrà sempre un minimo vantaggio su i lui. Mentre Achille avrà raggiunto il punto di partenza della tartaruga, questa avrà compiuto un ltro breve tratto. Achille dovrà raggiungere il nuovo punto

Parmenide e il pensiero dell'essere

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Il poema di Parmenide Parmenide= filosofo dell'unità e della stabilità. Scrisse un poema in versi intitolato "Sulla natura". Il fatto che l'opera sia scritta in esametri non deve stupire in quanto nella Grecia antica, almeno fino a Platone, la distinzione tra prosa filosofica e poesia non era così marcata. I primi filosofi infatti trovarono proprio nei grandi miti elaborati dai poeti un immenso repertorio di immagini e di idee che si riprendevano adattandole ai nuovi scopi della riflessione razionale. Nel proemio Parmenide immagina di essere trasportato da un carro trainato dalle Muse alle porte del sole e di ricevere da una dea alla rivelazione sulla verità che dovrà comunicare al mondo. Il messaggio e le movenze argomentative del suo discorso sono decisamente filosofiche e razionali. Solo l'essere esiste e può essere pensato Il messaggio di Parmenide: L'essere è, e non può non essere, mentre il non essere non è, e non può essere. Il che significa che soltant

Eraclito e l'esperienza del divenire

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Eraclito e l'esperienza del divenire Eraclito= una delle personalità più significative della filosofia arcaica; ogni cosa è soggetta alla trasformazione. Viveva nella città di Efeso (nella Ionia), tra il VI e il V secolo a.C.. Eraclito negava di avere avuto maestri diretti e affermava con orgoglio di aver conquistato da sé la propria sapienza. é anche noto come "discendente da stirpe reale", aristocratico e altezzoso, forte oppositore degli orientamenti politici dei suoi concittadini.  Ci restano pochi frammenti della sua prima opera, intitolata probabilmente Intorno alla natura : aforismi brevi ed enigmatici. I due nuclei concettuali del pensiero di Eraclito sono: il flusso universale il lògos e la legge dei contrari Punto di partenza dell'indagine: "nel mondo non c'è nulla che sia in uno stato di quiete, tutto è costantemente in movimento". "tutto scorre"= uno degli aforismi più famosi attribuiti al filosofo di Efeso. Eraclito definisce l

I pitagorici e la concezione matematica della natura

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  I pitagorici e la concezione matematica della natura La matematica costituisce lo strumento fondamentale d'interpretazione della realtà.  Le  dottrine fondamentali  dei pitagorici la dottrina dell'anima la dottrina del numero Dottrina dell'anima Pitagora non era  tanto mosso per fenomeni naturali, quanto dal desiderio di  tracciare una via di purificazione per l'anima.  Si tratta di una dottrina ripresa dall'orfismo (movimento religioso). Gli orfici ritenevano che, dopo la morte, l'anima fosse destinata a reincarnarsi fino all'espiazione delle proprie colpe. Era possibile interrompere in lungo ciclo attraverso pratiche o riti di purificazione.  Pitagora si concentra nello studio dei mezzi per ottenere la liberazione dell'anima: prassi di vita ascetica (astenersi dai rapporti sessuali o da particolari cibi, sottoporsi a riti di espiazione e abluzioni corporali...) esercizio della filosofia (la ricerca e la conoscenza dell'universo, espresso dalla le

Gli ionici e il problema dell'archè

  Gli ionici e il problema dell'archè I filosofi si pongono 3 domande principali, a cui cercano di dare una risposta razionale:   qual'è l'origine dell'universo? come si spiega la vita sulla terra? perchè le cose sono come sono e accadono come accadono? Talete, Anassimandro e Anassimete hanno inaugurato questo nuovo stile di pensiero, individuando un principio originario da cui derivano le cose: l'archè.  Definizione archè:  rappresenta la materia di cui sono fatte le cose, la forza che le ha generate e la legge divina ed eterna che presiede al loro ordine. La parola deriva dal greco e significa "principio"; l'elemento base da cui si è originato il mondo (e ogni altra cosa).  Talete: pensava che l'acqua fosse il principio originario. L'osservazione e il buon senso dimostrano come ogni cosa vivente sia intrisa di questa sostanza.  Per esempio:  il neonato viene alla luce "rompendo le acque",  all'inizio esisteva solo il grande oc

Le origini della filosofia

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Breve introduzione alla filosofia I filosofi cercano ciò che è all'origine delle cose, quindi la formazione del cosmo (dell'universo). La prima forma di riflessione filosofica si è sviluppata nei secoli VII- VI a.C. in Grecia. Naturalmente prima ci sono state tante altre riflessioni sulla vita, su se stessi e una qualche interpretazione del mondo, in Grecia però, si avviò la prima ricerca con tratti propri della filosofia.  L'atteggiamento filosofico si specifica fin dall'inizio come atto di libertà rispetto alle credenze, agli usi e ai costumi della tradizione. L'unica autorità che i filosofi conoscono, è la forza del pensiero.  Il significato del termine filosofia "filosofia" deriva dal termine greco "philèin" =  "amore per la sapienza", amore che nasce dallo spontaneo senso di meraviglia suscitato negli uomini dalla grande varietà e bellezza delle cose.  Aristotele riteneva che l'impulso di chiedersi il perchè di tutte le cose si

Matrix e la sua filosofia

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  Nel film esistono due realtà: una è l'esistenza che conduciamo ogni giorno, e l'altra è nascosta. Neo vuole scoprire la verità su matrix, un mondo virtuale elaborato al computer, creato per tenere sottocontrollo le persone. Morpheus potrebbe aiutarlo.   I riferimenti filosofici del film Matrix Gli argomenti  filosofici  più significativi del film riguardano la distinzione fra apparenza e realtà e il problema del rapporto mente-corpo. La problematica fondamentale di  Matrix  è l'opposizione fra il mondo vero e il mondo fittizio. I personaggi principali e cosa rappresentano:  Trinity:  l 'amore ; Morpheus la speranza;  l ' oracolo  la fede; Neo :  l 'ideale; Smith:  l 'opposto di Neo : il super io, o  l 'ideale-Dio-per sè. Il protagonista, Neo, vive assillato da interrogativi cui non riesce a dare risposte che lo soddisfino: é come se, dentro di sè, avvertisse che in ogni atomo della realtà che lo circonda c'é qualcosa che non quadra. Egli viene cont